Sculture in origami
di
Tobia Fasoli
Ogni mia creazione nasce di carta, origami tradizionali, origami contemporanei o diagrammi creati da me. Successivamente con la cera d’api creo gli spessori giusti per la fusione, impermeabilizzo la carta e la preparo alla combustione che dovrà essere priva di residui. Costruisco un albero di bacchette con la stessa cera che dopo diverranno canali di passaggio del metallo e di sfogo dei gas che si creano durante la colata di fusione. Immergo il tutto in un refrattario e lo cuocio lentamente per due, tre giorni in un forno a temperature tra i 600-700 gradi. Il refrattario espelle l’acqua e si cuoce, la cera brucia incendiando anche la carta, lasciando l’opera originale di sola aria. A questo punto in un crogiolo fondo il metallo e lo colo nella forma di refrattario attraverso la bocca di fusione ed i canali di colata. Una volta raffreddato rompo la terra refrattaria e riscopro gli origami in metallo, grezzi. Taglio le colate di metallo, saldo i punti mancanti, scalpello e limo le scorie in eccesso, cesello le linee, carteggio la superficie per preparare l’ossidatura. Con acidi diversi che reagiscono con il metallo posso ottenere il colore voluto che nel tempo penetrerà profondamente. Amo il mio lavoro, ogni passagio lo effettuo personalmente, accompagno le mie creazioni per tutto il percorso gestazionale, ogni piega porta il foglio semplice ad una figura più complessa, ogni mia opera compie una radicale metamorfosi per raggiungere la forma finita.
Each of my creations comes from paper, traditional origami, contemporary origami or diagrams created by me. Subsequently with beeswax I create the right thicknesses for melting, waterproof the paper and prepare it for combustion that must be free of residues. I build a shaft of chopsticks with the same wax that afterwards will become channels of passage of the metal and of vent of the gases that are created during the casting melt. Immerse it all in a refractory and cook it slowly for two or three days in an oven at temperatures between 600-700 degrees. The refractory expels the water and cooks, the wax burns, also igniting the paper, leaving the original work of air alone. At this point in a bottom crucible the metal and the colo in the form of refractory through the melting mouth and the pouring channels. Once cooled I break the refractory earth and rediscover the origami in metal, rough. Cut the metal castings, balance the missing points, chisel and silt the excess slag, chisel the lines, correspond the surface to prepare the oxidation. With different acids that react with the metal I can get the desired color that will penetrate deeply over time. I love my work, I carry out my personal passions, I accompany my creations throughout the gestational path, every fold brings the simple sheet to a more complex figure, each of my works makes a radical metamorphosis to reach the finished shape.
Piego, rifletto su ogni forma, la carta fra le mani risuona leggera e ruvida. Accoglie le mie mani, le unghie fissano le pieghe, le forme si rivelano. La carta assume altra forma e svela le sue possibilità, la sua essenza. Il foglio di carta ha molto da dire anche se non è scritto, anche vuoto ed inerme ha potenzialità nascoste. Reinventandosi attraverso le mie pieghe interpreta la possibilità ignota che ogni cosa può essere o divenire. Trasformo, rimodello nella cera, infine brucio distruggendo il nuovo essere creato, col fuoco. Rimane così soltanto la sua essenza, il ricordo impresso nella terra refrattaria, rimanendo di sola aria pronta ad accogliere il sigillo del metallo. Puro entra liquido come lava incandescente. Solo quando si raffredda si conclude la metamorfosi: la fragile e delicata forma di carta ora è tangibile, imprescindibile ed eterna.
Tobia Fasoli, originario di Montepulciano, si diploma col massimo dei voti all'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2006. Dopo aver lavorato come assistente dello scultore fiesolano Enzo Butera, nel 2008 inizia a collaborare con la fonderia artistica Del Giudice Leonardo di Strada in Chianti, dove perfeziona la conoscenza della fusione a cera persa del bronzo ed altri metalli. Lavora utilizzando varie tecniche e vari materiali, in particolare l'origami giapponese con il quale realizza composizioni di carta piegata che poi tramuta in metallo, bronzo ed alluminio. Espone le sue opere dal 2010 in Piemonte a San Sebastiano Curone e Varzi, oltre che Pont de Montvert in Francia. Nel 2013 tiene una personale all'Atelier “Campuccio Rosso” oltrarno a Firenze. Nello stesso anno espone all'interno dell'evento Mostra dei Fiori al Giardino dell'Orticultura di Firenze. Partecipa nel 2014 alla collettiva biennalle di arte contemporanea Art PassKey a Montepulciano. Nella primavera del 2015 espone nel giardino botanico Fiori di Puscina in Valdorcia. Dal 2017 partecipa ad “Artigianatovivo” di Cison di Valmarino. Inoltre partecipa come musicista e performer a vari progetti teatrali e musicali. Attualmente vive e lavora nella campagna intorno a Firenze.
I fold, I reflect on every form, the paper in my hands resounds light and rough. It welcomes my hands, the nails fix the folds, the shapes reveal themselves. The paper takes on another form and reveals its possibilities, its essence. The sheet of paper has a lot to say even if it is not written, even empty and unarmed has hidden potentials. Reinventing itself through my folds interprets the unknown possibility that everything can be or become. I transform, remodel in wax, finally I burn, destroying the new created being, with fire. Only its essence remains, the memory imprinted in the refractory earth, remaining only air ready to receive the metal seal. Pure enters liquid like incandescent lava. Only when it is cooled does the metamorphosis come to an end: the fragile and delicate form of paper is now tangible, indispensable and eternal.
Tobia Fasoli, originally from Montepulciano, graduated with honors from the Academy of Fine Arts in Florence in 2006. After working as an assistant to the Fiesolano sculptor Enzo Butera, in 2008 he began working with the artistic foundry Del Giudice Leonardo of Strada in Chianti, where he perfected his knowledge of the lost wax casting of bronze and other metals. He works using various techniques and various materials, in particular Japanese origami with which he creates compositions of folded paper which then turns into metal, bronze and aluminum. He exhibited his works from 2010 in Piedmont to San Sebastiano Curone and Varzi, as well as Pont de Montvert in France. In 2013 he held a solo show at the Atelier "Campuccio Rosso" in Florence. In the same year he exhibited within the event "Mostra dei Fiori" at the Giardino dell'Orticultura in Florence. In 2014 he took part in the collective art biennal Art PassKey in Montepulciano. In the spring of 2015 he exhibited in the botanical garden Fiori di Puscina in Valdorcia. From 2017 he participates in "Artigianatovivo" of Cison di Valmarino. He also participates as a musician and performer in various theatrical and musical projects. He currently lives and works in the countryside around Florence.
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